Il batterio.
Il batterio Klebsiella è noto in due formi principali: Klebsiella pneumoniae e Klebsiella oxytoca. Si tratta di batteri che sono fisiologicamente presenti all’interno del tratto intestinale di esseri umani e animali. In determinate condizioni, questi batteri possono comportarsi da patogeni e diventano responsabili della maggior parte delle infezioni nell’uomo. Il batterio Klebsiella può infettare il tratto urinario o quello respiratorio, i cateteri endovenosi per somministrare farmaci o liquidi, le ferite chirurgiche e utilizzare la circolazione sanguigna per diffondersi in tutto il corpo in maniera molto veloce. La Klebsiella può causare polmonite, tromboflebite, infezioni del tratto urinario, infezioni del tratto respiratorio, infettare ferite chirurgiche, colecistite, diarrea, osteomielite, meningite. Si tratta di infezioni batteriche molto difficili da controllare perché hanno sviluppato una certa resistenza agli antibiotici e il tasso di mortalità dopo il contagio è, purtroppo, molto alto e desta molte preoccupazioni, dato che spesso si sviluppa in ambienti ospedalieri e si diffonde per contatto sfruttando gli operatori sanitari come vettore.
Le situazioni a rischio.
Tra le situazioni a rischio di contagio da Klebsiella c’è l’ospedalizzazione, soprattutto in unità di terapia intensiva; gli interventi chirurgici; stati di immuno compromessione come il diabete o l’alcolismo; l’uso di dispositivi medici invasivi. L’esposizione al batterio è il modo in cui si contrae un’infezione da Klebsiella che deve entrare nel corpo arrivando alle vie respiratorie o nel sangue. La diffusione del batterio non avviene per via aerea ma per contatto perciò la Klebsiella ha bisogno di un vettore per entrare e infettare le persona e rischio. Un metodo che il batterio sfrutta sono le macchine per la ventilazione artificiale, per il catetere o attraverso le feriti chirurgiche. Negli ambienti ospedalieri la diffusione è facilitata attraverso il personale medico sanitario che trasporta il batterio da un paziente contaminato all’altro tramite le mani o gli strumenti diagnostici e chirurgici. Questo tipo di batterio è molto pericoloso perché scatena infezioni molto violente che si diffondo rapidamente con complicazioni molto gravi.
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